ORARIO VISITE AI DEGENTI: LA POSIZIONE DEL TDM

In data 4 febbraio del c.a. sono stata chiamata dalla giornalista del Quotidiano "L'Unione Sarda", sig.ra Sara Marci, per un parere su quanto accaduto presso la S.C. di Medicina del P.O. SS. Trinità, pubblicato successivamente nell'articolo apparso sul Quotidiano in data 5 febbraio avente per tema “Allontanamento dall'ospedale con mia madre morente”.

Il mio intervento, peraltro richiesto, è stato riportato estremamente sintetizzato in una breve dichiarazione che non rispecchia in alcun modo la posizione mia personale ma, soprattutto quella della Associazione che attualmente rappresento: "Il caso del Signor Calvisi non è isolato, chiaramente le norme devono esserci, ma quando si è in presenza di un parente morente la rigidità è intollerabile".  Precisando che il fatto accaduto era ingiustificabile, ho anche fatto presente che ovviamente l'orario delle visite ai pazienti è regolamentato in tutte le Strutture Ospedaliere pubbliche e private convenzionate e che, comunque, per particolari gravi situazioni del paziente ricoverato è facoltà del Direttore o del Caposala, se delegato a tale compito, consentire di poter assistere i propri familiari anche al di fuori degli orari regolamentari. Ho anche dichiarato che la nostra Associazione che opera nel campo della tutela del diritto, non condivide la rigidità nell'osservanza degli orari di visita, orari, peraltro, molto difficili da osservare, dalle 13,00 alle 14,00 e dalle 19,00 alle 20,00, per diverse categorie di lavoratori che non possono abbandonare il lavoro in quegli orari e per le casalinghe che proprio in quelle ore non possono assentarsi da casa. La nostra Associazione ha, quindi, in programma di proporre alle competenti Istituzioni Sanitarie un progetto che ha per tema “Ospedale aperto” intendendo “aperto” in orari che non intralcino l'attività assistenziale dei medici e del personale infermieristico trovando per questo progetto una sintonia proprio con la Struttura di Medicina in questione. Sono consapevole che il mio discorso con la giornalista in questione non poteva essere riportato per intero, ma avrei gradito almeno un riferimento alla posizione della nostra Associazione in merito agli orari di visita ai pazienti ricoverati e non soltanto una molto riduttiva dichiarazione che non evidenzia in alcun modo il nostro impegno per la tutela di un diritto parzialmente riconosciuto e assicurato.

Maria Laura Maxia, Coordinatrice della Rete del Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva Cagliari

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